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Trattamento dati personali nelle informazioni creditizie

Privacy sulle informazioni creditizie


Le banche dati private consultate da banche e finanziarie per verificare affidabilità e puntualità nei pagamenti e concedere credito al consumo, prestiti e finanziamenti devono adeguarsi al nuovo codice deontologico.

L’utilizzo delle centrali rischi per capire i “cattivi pagatori” è soggetto ad alcune norme essenziali:

  • il trattamento dei dati deve essere limitato alle sole informazioni strettamente pertinenti e non eccedenti le finalità perseguite;
  • niente dati sulle bollette o carte telefoniche;
  • le banche dati dei “sistemi di informazioni creditizie” non possono contenere dati sensibili o giudiziari;
  • i dati personali conservati devono riguardare solo il debitore (un consumatore, un’impresa o un libero professionista) ed eventuali coobbligati, non terzi che non abbiano un collegamento giuridico con il debitore stesso;
  • avviso agli interessati;
  • i dati possono essere conservati per un massimo di 3 anni;
  • vi è l’obbligo del segreto per chi consulta i sistemi;
  • la consultazione deve essere tecnicamente congegnata in modo da evitare che il sistema fornisca dati relativi a soggetti diversi da quello oggetto della €™ interrogazione o ammetta interrogazioni di massa;
  • i dati detenuti dai “sistemi di informazioni creditizie” non possono essere usati per fare marketing, ricerche di mercato, pubblicità, vendita diretta di prodotti.